Previsioni del mercato italiano per il 2022

26 Aprile 2022

Il mercato immobiliare italiano nel 2022 è partito decisamente col botto. Secondo gli ultimi dati , il settore immobiliare nostrano ha raggiunto il record storico degli ultimi 10 anni con un totale di investimenti pari a 3,4 miliardi di euro, +172% rispetto al primo trimestre del 2021. Ma le previsioni attuali parlano di incertezza. Ecco cosa aspettarsi dall’immobiliare in Italia settore per settore.

Investimenti in uffici

Gli uffici si riposizionano al primo posto tra gli investimenti immobiliari, con rispettivamente 1,5 miliardi di euro (+394% su base annua) e 700 milioni di euro (+139%), rappresentando oltre il 60% del volume totale del primo trimestre di quest’anno.

Previsioni 2022 per l'immobiliare italiano

Quanto alle previsioni per il mercato immobiliare italiano nel 2022, alcune incertezze legate al contesto geopolitico internazionale influiranno sul trend del medio termine. Il livello di inflazione superiore alle aspettative potrebbe convincere la BCE ad anticipare il rialzo dei tassi per ritornare alla soglia obiettivo del 2%, nonostante il rallentamento della crescita economica.

L'andamento dei costi di costruzione e le crescenti difficoltà di finanziamento potrebbero rallentare i nuovi progetti, incidendo sulla sostenibilità di alcuni sviluppi; come in tutti i periodi di incertezza. Le prospettive rimangono comunque positive per il resto dell'anno.

Molti istituti di ricerca hanno rivisto al ribasso le loro previsioni ma la crescita economica non si è fermata. Il clima di incertezza e l’inflazione in crescita potrebbero influire sulle decisioni di spesa di consumatori e imprese ma la diminuzione delle restrizioni legate alla pandemia dovrebbe sostenere la spesa per i servizi. Poiché gli eventi evolvono quotidianamente, è difficile prevedere la portata dell'impatto dell'attuale crisi ma ci aspettiamo che la domanda degli investitori per il mercato italiano rimarrà forte nei prossimi mesi, spinta da rendimenti che rimangono più competitivi rispetto agli altri mercati europei e da solidi fondamentali.